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Ground-water
Dependent Ecosystem
e Normativa Europea
3
crediti
formativi APC (Geologi) -
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STRUTTURA DEL CORSO
Presentazione
Nella presentazione vengono illustrati brevemente gli argomenti principali da
trattare relativamente alla Geologia applicata e alla
geochimica, alle analisi isotopiche dei composti dell'azoto e alla
identificazione delle sorgenti e dei processi di contaminazione di acque
sotterranee. Si effettuerà inoltre un focus sui processi di attenuazione
naturale relativi all'azoto. Infine verranno illustrati alcuni modelli delle
acque sotterranee, i modelli di flusso i modelli di trasporto.
Lezione 1: L’accordo
water – food – energy nexsus
La
prima lezione di circa 16 minuti descrive i vari trend di crescita su scala
globale come ad esempio la crescita della popolazione, lo sviluppo economico e i
cambiamenti climatici e come le risorse dell'energia, del cibo e dell'acqua
siano messe sotto pressione per supportare lo sviluppo sociale e per mantenere
tutti i servizi necessari. Vengono infine descritte le sinergie tra i differenti
comparti (acqua cibo ed energia) al fine
di una gestione sostenibile per garantire l'integrità dell'ecosistema.
Lezione 2: Ecosistemi
dipendenti dalle acque sotterranee - groundwater-dependent ecosystems
Si
introduce il concetto di GDE, quindi di ecosistema dipendente dalle acque
sotterranee, e si illustra l'interazione degli ecosistemi con l'acqua
sotterranea, la connessione tra acque sotterranee e ecosistema e la loro
difficile relazione.
Lezione 3: Lezione 3:
Legislazione – Legislation
Viene data una overview da un punto di vista legislativo relativamente alle
acque superficiali con riferimento alla direttiva quadro (Water framework
directive) al fine di proteggere i corpi idrici a livello europeo e per
raggiungere un buono stato qualitativo sia chimico che ecologico dell’acqua
entro il 2027.
Lezione 4:
Applicazioni di isotopi stabili - stable isotopes applications
Si
entra nel dettaglio tecnico descrivendo la modalità di identificazione delle
sorgenti di inquinamento attraverso il rilevamento di alcuni isotopi per la
caratterizzazione della sorgente contaminante e per il riconoscimento del
percorso fatto. In particolare si fa riferimento alla rilevazione degli isotopi
stabili dell’Azoto (N14 e N15) e dell’Ossigeno (O16
e O18) all’interno delle acque reflue ai fini della quantificazione e
identificazioni delle fonti del processo di inquinamento (Caratterizzazione
idrogeologica e ambientale dei siti contaminati). Infine si descrivono i
processi di attenuazione naturale dell'azoto e le
ripercussioni nell’ambito dell’analisi isotopica.
Lezione 5: Caso
Studio 1- Comacchio
Viene presentato il primo caso di studio dei 3 analizzati in questo corso. In
particolare viene analizzato il processo di attenuazione naturale dei composti
azotati in diversi assetti idrogeologici con particolare riferimento all’ammonio
in soluzione (NH4+) . Tutti i casi di studio prevedono
quindi un problema di contaminazione da ammonio. Si evidenzia come l’approccio
ad isotopi stabili rappresenti l’unico tracciante diretto per l’identificazione
dei processi di attenuazione naturale. L’approccio utilizzato è un approccio
multi isotopico accoppiato a campionamenti a varie profondità. Si mostra in
dettaglio lo studio sulla Piana di Comacchio, acquifero alluvionale costiero al
di sotto del livello del mare con gradiente idraulico verticale e ipersalinità
alla base. La zona è caratterizzate anche da risvolti ambientali e sociali con
agricoltura intensiva. Si tratta quindi di un GDE dove è ben rappresentata la
problematica acqua cibo ed energia del Nexus. Si scopre, dopo l’analisi dei
dati, che la contaminazione da ammonio ha origine essenzialmente naturale dovuta
alla particolare struttura del sito. Si denota infine una forte contaminazione
da solfato da attribuire a processi antropogenici e si descrivono i processi di
attenuazione naturale di questo contaminante (solfato riduzione, ossidazione
anaerobica del metano).
Lezione 6: Caso
Studio 2 - Killarney
Si
descrive l’intervento effettuato presso un sito canadese (Parco naturale di
Killarney) con forte contaminazione da azoto attraverso un sistema di fossa
settica situata nel camping annesso. In particolare l’analisi dell’azoto
ammoniacale ha rilevato un processo di nitrificazione dell’ammonio e un effetto
di ossidazione anaerobica del metano (Anammox)
Lezione 7: Caso
Studio 3 – Sagittario
Viene
analizzato un intervento presso un territorio nella valle del Sagittario in
Abruzzo caratterizzato da circolazione di acque sotterranee in un complesso
sistema multistrato e con modificazione dell’alveo e inquinamento a valle da uso
del suolo indiscriminato nelle zone a monte. Nell’intervento viene
caratterizzata tutta la circolazione idrica sotterranea del sito con isotopi O1e
deuterio e l’individuazione di diverse tipologie di circolazione idrica con
scambi falda-fiume bidirezionali. La ricerca ha permesso l’identificazione certa
della contaminazione da ammonio e nitrato a valle, utilizzando un approccio
isotopico, idrogeologico, idrogeochimico e biologico, nelle sorgenti
antropogeniche.
Lezione 8:
Sviluppi futuri - Future research
Viene fatto
un riassunto delle attività di ricerca possibili nella analisi e
caratterizzazione delle sorgenti e dei percorsi dei siti contaminati. Tale
ricerca è stata possibile anche applicando le opportune strategie di
campionamento. Nei vari case studies è evidente l’integrazione di diverse figure
scientifico-tecniche che hanno contribuito a stilare una dettagliata indagine
sulle cause di contaminazione e sui processi di attenuazione naturale. Si fa
riferimento infine a ulteriori indagini isotopiche possibile sulle coltivazioni
intensive di riso responsabili nel mondo del 19% delle totali emissioni di Gas
Serra e dell’11% delle emissione di N2O. Sono mostrate quindi due
tecniche utilizzate per la riduzione delle emissioni da coltivazione di riso: la
limitazione del periodo di sommergenza delle radici del riso e la riduzione
dell’apporto di carbonio.
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